Leonardo Tondelli, nonostante viva in una zona martoriata d'Italia, ha trovato il tempo di venire a cercare il sottoscritto in un forum pochissimo frequentato e di scrivere un post kilometrico in cui, tra un insulto e l'altro, cerca di farmi dire cose che non ho mai detto. In loco gli ho gia' detto quel che gli dovevo dire [mi firmo Il Jabotinsky della Pelota Basca] e qui, lo metto subito in chiaro, non ho voglia di infierire.
E infatti non infieriro'. Nella immensa cava di scempiaggini che e' il suo blog isolo infatti solamente tre passaggi, e non sono nemmeno i piu' bislacchi. Iniziamo da questo.
E comunque nemmeno il benessere israeliano si può dare per scontato. Il Paese si dibatte in una crisi economica decennale.
Se avete voglia di leggere il post intero, armatevi di pazienza e andate qua. Scoprirete un teorema di fantasia che si puo' riassumere cosi': i gay sono perseguitati da Hamas perche' Israele affama i palestinesi. Voi capirete che quando uno e' affamato gli viene naturale prendersela con i gay. E comunque, prosegue l'ineffabile Leonardo, anche in Israele sta per scattare la persecuzione contro i gay, per via, appunto, della crisi economica decennale. Che sta solo nella fantasia di Leonardo Tondelli. Qui i dati sulla crescita dell'economia israeliana. E buona lettura.
State ridendo? Ecco, ora leggete questo.
L'aspirazione a voler far parte del popolo della Legge si lascia facilmente interpretare. A parte l'opportunità, per un regista, di trovarsi rampollo nella stessa schiatta di Kubrick, Polanski, Lubitsch, Allen, e ne ho senz'altro lasciato fuori qualcuno enorme, c'è anche la necessità dell'intellettuale di simpatizzare col perdente, con l'oppresso, con la minoranza. E allo stesso tempo c'è la necessità di una Legge scolpita sul marmo, di un Dio che ti fulmini se non lo rispetti.
Sta qui, in un post in cui Leonardo esprime la sua simpatia per Lars Von Trier che aveva appena espresso una simpatia per Hitler e che sbroc sbroc sbroc sbroc sbroc conclusione: non si puo' mai criticare Israele. Sorprendente, vero?
Ecco in che modo Leonardo vede noi ebrei.
Siamo parte di una "schiatta" (che dovrebbe essere sinonimo di razza), catturiamo simpatie (un po' fuori target?) quando siamo oppressi (perche' oppressi, pare di capire non lo siamo piu') e abbiamo una religione che consiste in una Legge scolpita nel marmo, con un Dio che ci fulmina se non la rispettiamo. Non so bene cosa sia questa Legge scolpita nel marmo, ma mi sembra una religione tagliata su misura per dei masochisti. Certamente non e' l'Ebraismo, visto che la pratica religiosa ebraica comprende infinite occasioni per essere perdonati dal Padreterno.
Dunque, uno potrebbe collegare i due demenziali passaggi in diverse maniere. Per esempio la fantasia sulla rovina dell'economia israeliana potrebbe implicare una fantasia sul Dio che sta punendo gli israeliani. Forse perche' hanno ucciso Gesu'? E quel delirio un po' torbido sulla razza, pardon, schiatta e una immagine di Dio Padre che non te ne perdona una, ecc. ecc. Come vi ho detto, non voglio infierire sul povero Leonardo.
Particolarmente in questo periodo, che se penso ad Israele penso ai miei figli che ne sono cittadini, e alle tette bi-etniche. Roba piu' allegra dei meandri della psiche tondellesca. Pero' godetevi questa perla di umorismo demenziale:
se uno è antisemita crede nelle razze pure e impure, per cui non può essere di sinistra;
Non ho voglia di entrare nel dibattito sull'antisemitismo di sinistra, che e' una questione su cui sono stati scritti ottimi libri. E' chiaro come il sole che antisemiti non equivale a razzisti, che credono a razze pure e impure. Per il semplice fatto che quelli che credono alla bestialita' delle razze pure ed impure sono i razzisti punto e basta.
L'antisemitismo e' una cosa piu' complessa, comprende delle fantasie sul potere degli ebrei, che andrebbe sempre ridotto e che sarebbe pericoloso per la intera umanita'; gli antisemiti intendono soprattutto negare agli ebrei i loro diritti come collettivita'. Lo sterminio, basato sulla idea di razza, e' solamente l'ultimo ritrovato, in una storia alquanto triste che inizia con le Crociate, o forse addirittura prima.
E queste sono cose che lo stesso Leonardo sa benissimo. Qui per esempio ha accennato al fatto che c'erano predicatori antisemiti, quando l'idea della esistenza di diverse razze umane, pure o impure, non era ancora sbocciata nella mente di alcuno. Pero' lui vuole difendere "la sinistra" dalla accusa di antisemitismo, che si sa' con tutto il potere che hanno gli ebrei, puo' rendere la vita davvero difficile. E allora restringe la definizione alla sola razza.
Non e' buffo?
Non e' buffo?
RispondiElimina---
Personalmente non lo trovo buffo. Per quello che può valere i sofismi da mirror-climbing dei politicanti mi fanno solo incazzare.
Quando lessi il blog del tizio lì qualche anno fa rimasi nauseato dall'impressione che mi fece l'autore. Uno che scrive post lunghi chilometri ogni fottuta settimana in cui afferma il contrario di quanto affermato in quelli della settimana precedente.
Il tutto per dimostrare che sta dalla parte giusta.
Più che un umano, un robot-soldato programmato esclusivamente allo scopo di colpire il nemico e difendere il proprio partito, in qualsiasi circostanza.
L'avvocato del cattocomunismo piddino, nonchè italianissimo Pubblico Ministero (solo nei confronti della parte politica avversa, ovviamente).
C'e' chi lo trova irritante. Fa parte del suo gioco: lui scrive post alla Calimero, in cui ritrae il mondo cattivo e crudele contro i poveri e gli sfigati di cui lui crede di far parte. Si chiama personalita' passivo-aggressiva, e farti irritare per poi piangere che ce la hai con lui e' parte del suo modo di relazionarsi con il mondo.
RispondiEliminaD'altra parte, ci sono in giro molti trenta-quarantenni che hanno un blog e si sentono poveri e sfigati: vanno a costituire la massa dei suoi lettori, nei quali lui si specchia e che vuole adoranti.
Mai, infatti, dargli torto, o dissentire da lui anche su un minimo particolare. Diventi parte del mondo crudele e persecutorio verso quelli come lui, con il babbo umile e un grigio tran tran che esibisce per mostrarti quanto poco vuole dalla vita e quanto poco ottiene, e come e' buono e piccolo e nero.
Anni fa Christopher Lasch scrisse una serie di libri memorabili su come il narcisismo stesse diventando una nevrosi di massa: schiere di contemplatori del proprio ombelico
Ooops, partito il commento in anticipo.
EliminaSiccome e' irritante, ma anche supponente e pieno di se', la cosa giusta da fare, IMHO, e' prenderlo per i fondelli, che e' quel che mi diverte fare. Lui evidentemente e' abituato a esser preso sempre sul serio, ed allora sbarella, come si dice, viene perfino a cercarmi sui forum piu' remoti, offrendo ulteriore materiale per il divertimento dei lettori