Domanda: Qualsiasi ebreo puo' immigrare in Israele e diventarne cittadino. Io e la mia famiglia, per esempio, siamo immigrati e diventati cittadini. Ritieni che questo sia un torto ai danni dei nativi?
Nonostante questa domanda gli sia stata posta svariate volte, per esempio qui, Leonardo non ha mai risposto. Altrove pero' scrive:
"la Legge del ritorno stabilisce il diritto per gli ebrei di tutto il mondo di andare là e prendersi un po' di terra. A spese di chi ebreo non è, evidentemente."
Che dite, la prendiamo come risposta?
A proposito, trovo notevole questo passaggio in cui Leonardo discetta dei non ebrei che avrebbero fatto queste spese. Se noi fossimo al loro posto, ragiona Leonardo:
"Dovremmo avere pietà dei bambini, quando uno di quei bambini potrebbe crescere e diventare Sharon?"
Io credo che sia una domanda retorica e che la risposta sia no. Non si deve avee pieta' dei bambini israeliani. Perche' c'e' quella Legge del Ritorno, sapete e chi non e' ebreo ne fa le spese.
Dunque, io sono un cittadino israeliano, e ho due meravigliosi bambini. Vedete un po' voi cosa sta augurando Leonardo ai miei figli.
Lo so, io dovrei augurargli che gli si sfaccia la casa, e che i suoi figli abbiano schifo di lui. Ma trovo piu' divertente continuare a scavare nei suoi post, e raccontare cosa ci trovo, sotto le sue buone intenzioni, i sogni di pace ed i racconti autobiografici.
[ci vediamo tra un po', questo e' un weekend un filino impegnativo]
[ci vediamo tra un po', questo e' un weekend un filino impegnativo]
Nazista inconsapevole?
RispondiEliminaIo credo che sia necessario avere pietà dei bambini, chiunque essi siano.
RispondiEliminaAvrei pietà anche per un piccolo Hitler. Non fraintendetemi, voglio solo dire che, se fosse cresciuto in un ambiente diverso, non avrebbe fatto quello che ha fatto.
L'odio genera solo mostri.
dì la verità, sei di Modena anche tu e ti ha fatto qualche torto Leonardo: che so ti ha tamponato e non ha voluto fare il CID. non si spiega se no. Non si accusa la gente di dire cose che non dice citandone pezzettini a casaccio. fattene una ragione c'è gente che sta da una parte opposta alla tua.
RispondiEliminaLeonardo fa un discorso molto più ampio:
"Mettiamo ora che noi – vi chiedo un grosso sforzo di fantasia – mettiamo che noi fossimo giovani palestinesi, cresciuti in un campo profughi di Gaza o della Cisgiordania, e che avessimo l’insana idea di voler combattere per l’indipendenza del nostro Paese. Mettendo in conto di essere ammazzati, è chiaro.
Dovremmo arruolarci in un esercito, e qui cominciano i problemi, perché in Palestina l’esercito non c’è.
Potremmo farci assumere dalla polizia di Arafat, ma istintivamente non ci fidiamo di quel capobanda che è sulle foto di tutti i giornali e che in tanti anni non è riuscito a fare uscire dai campi profughi i nostri padri e le nostre madri.
Molto più probabilmente ci rivolgeremmo a qualche Mullah che ci conosce, che nel campo si fa rispettare, che non si macchia di compromessi col nemico, che in questi anni ha già aiutato la nostra famiglia.
Il Mullah prenderebbe nota del nostro nome e cognome, e poi, un bel giorno, si farebbe vivo con una pettorina di esplosivo e ci ordinerebbe di esplodere in un dato posto, a maggior gloria di Dio. Promettendoci – in più – una buona pensione per la nostra famiglia, che vive nella miseria. Noi cosa faremmo?
Non abbiamo lavoro, non abbiamo prospettive, non abbiamo educazione; abbiamo la rabbia di un’occupazione militare che è più vecchia di noi. Ci propongono di morire come eroi, raggiungere rapidamente il paradiso e allo stesso tempo garantire il mantenimento dei nostri cari che restano quaggiù. Potremmo davvero dire di no?
E il giorno che, aggirati i posti di blocco, ci ritrovassimo in una città israeliana pronti a esplodere, come faremmo a decidere chi uccidere e chi no? Dovremmo avere pietà di un ragazzo o di una ragazza soltanto perché in quel momento non indossa la casacca verde? Dovremmo avere pietà dei bambini, quando uno di quei bambini potrebbe crescere e diventare Sharon? E forse che Sharon ha avuto pietà dei nostri?
e se hai dubbi ti dice anche con chi sta:
(Io con chi sto? Io sto con tutti i giovani dei campi profughi che non aderiscono ad Hamas, non aderiscono alla Jihad, non si mettono pettorine: sono tanti, anche se non vanno sui telegiornali. E sto con i giovani dell’esercito israeliano che hanno rifiutato di prestare servizio nei Territori Occupati. Per ora sono 525).
Ti rispondo con un post.
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