giovedì 24 maggio 2012

Newe Shalom

Se siete in Italia, e  interessati alle faccende mediorientali, avrete magari sentito parlare di Neve' Shalom, l'oasi di pace, il villaggio creato da un frate francescano, ove ebrei e musulmani convivono armoniosamamente e dove c'e' persino un centro di spiritualita' pluralistica. 

Se pero' sapete l'inglese provate a leggere queste allegre affermazioni
"Whoever will want to - let him return. And if the result is that there will not be a Jewish state, then there won't be one. My preferred concept is one state from the sea to the Jordan River, in which all the residents have rights and both peoples have an attachment to the land."

Insomma questo tale vuole fare immigrare in Israele chiunque dichiari di essere discendente di profughi palestinesi espulsi nel 1948. Ricordiamo che e' una faccenda piuttosto intricata, i palestinesi sono le uniche vittime di pulizia etnica che si sono moltiplicati da 750.000 nel 1948 fino ai cinque milioni di oggi. Evidentemente, con una immigrazione di cinque milioni di individui, non esisterebbe piu' alcuna maggioranza ebraica, e nemmeno uno Stato ebraico. Che e' esattamente quello che quel tale vorrebbe. 

Si chiama Eitan Bronstein e lavora a  Neveh Shalom. Di preciso fa l'insegnante nella scuola locale. Che ovviamente si chiama Scuola per la pace.
Leggo da un sito israeliano di sinistra, tra quelli che difendono il c.d. diritto al ritorno dei profughi palestinesi. E mi viene da SOMMARIZZARE.

1 - One must emphasize that the right of return [dei palestinesi] is not only a question of the physical return of refugees to the country. It is also, or perhaps even primarily, Israel’s (and Zionism’s) admission of guilt in uprooting another people.
SIAMO COLPEVOLI! ABBIAMO PECCATO!

2 - As for the possibility of Israel continuing as an independent Jewish State in which its citizens would feel safe after the implementation of the right of return, my assumption is that the partial return of the refugees would constitute the basis for real peace and  conciliation with the Palestinians.
MA PER LA VOSTRA GRANDE CLEMENZA E MISERICORDIA NON VERREMO PUNITI!
3 - It would further enable Israel to establish normal and peaceful relations with its Arab neighbors. 
E IL MONDO SARA' UN POSTO MIGLIORE!

QUESTO e' il genere di discorso che l'ebreo rivolge al Padreterno. Per i compagni della sinistra israeliana, evidentemente, i palestinesi hanno sostituito Dio.

domenica 20 maggio 2012

Complimenti a Leonardo Tondelli!

Oggi Leonardo ci regala un lungo pezzullo su Bernardino da Siena, menzionando en passant la sua battaglia contro "gli usurai". Che veniva condotta, per chi non lo sapesse, con sermoni come questo: 

Di solito è il caso che, quando la ricchezza e il denaro sono concentrate in sempre meno mani e portafogli, è un segno dello stato di degrado della città e del territorio. Questo è simile a quando il calore naturale del corpo si abbandona alle estremità e si concentra solo nel cuore e gli organi interni, questo è visto come la più chiara indicazione che la vita sta scivolando via e che la persona sta per morire. E se questa concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi è pericoloso per la salute della città, è ancora più pericoloso quando questa ricchezza e il denaro è concentrato e raccolto nelle mani degli ebrei. Perché in tal caso, il calore naturale della città, per questo è ciò che rappresenta la sua ricchezza, non è che rifluisce al cuore per dare aiuto, ma si precipita invece di un ascesso in una emorragia mortale, dal momento che tutti gli ebrei, soprattutto quelli che sono usurai, sono i nemici principali di tutti i cristiani. [trovate qui un bel libro dedicato all'argomento]

E' piuttosto risaputo che la predicazione di Bernardino da Siena e dei suoi allievi (ce ne era uno che amava farsi chiamara "il martello degli ebrei") era seguita da pogrom e massacri, quando andava male. Se andava bene le autorita' cittadine si limitavano ad espellere buona parte della popolazione ebraica, costringendo quelli rimasti in citta' a una tassazione esorbitante ed a vestire un segno distintivo. 
Piu' o meno cosi'. 


 L'idea, come sappiamo, ha avuto fortuna:

Chissa' chi tra i due e' quello che ha avuto una educazione cattolica.

All'epoca dei furenti sermoni di Bernardino (che ce la aveva a morte anche con i sodomiti, chissa' se Leonardo lo sa) non si potevano certo prevedere le fortune elettorali del piu' celebre cattolico austriaco del XX secolo. Ci si limitava a teorizzare che gli ebrei erano un male necessario, come le prostitute -costrette pure loro a portare un segno distintivo, di forma simile ma di colore rosso. 

Un male necessario all'economia della citta', dal momento che una interpretazione restrittiva della dottrina finiva per proibire ai cattolici il prestito ad interesse, e le attivita' bancarie erano quindi accompagnate dalla scomunica, il che non toccava ovviamente chi cattolico non era. E il piu' delle volte operava da prestanome, ma questa e' una altra faccenda. 

Giusto per levare quel senso di colpa, e le basi per la scomunica, Bernardino scrive il suo trattato di economia, che al Tondelli piace menzionare. Per levare gli ebrei dalla citta', esatto, che era e rimaneva l'obbiettivo principale suo e dei suoi sgherri.

Eppero' il Tondelli riesce a non scrivere nemmeno una volta la parola ebrei. Anzi, di ebrei non parla del tutto. Che dire, e' veramente ammirevole in questa sua scelta selettiva dei temi e dei tomi. 

D'altra parte, pensateci bene: gli ebrei costretti a portare un segno, considerati ospiti e non cittadini, che devono rinnovare periodicamente il loro permesso di residenza, che non possono tenere cerimonie religiose pubbliche, nemmeno nei loro luoghi santi... E' esattamente quello che i palestinesi pianificano di mettere in atto una volta che Gerusalemme sara' riconquistata da loro.

E' l'idea di pace di Leonardo Tondelli, insommma. Sai che gran risparmio di risorse naturali, una volta che ci si e' sbarazzati degli ebrei. Il calore naturale del corpo, per dirla con Bernardino, tornerebbe ad essere equamente distribuito.

venerdì 18 maggio 2012

Il mio primo Playboy

Ho trovato questo thread qui: cosa hai fatto dal 1994 ad oggi. Vedete un po' che vette di autoironia, hanno pure messo "perdere la verginita'" nel titolo, che richiama attenzione. 

A me sembra una palla pazzesca. Pero' c'e' una persona che ha le conoscenze, il MdI di cui sopra, uno che la sa lunga e conosce ferventi sionisti ex militi della RSI, ignoti ai comuni mortali come me. In una domenica di novembre ne ha tratto, nientepopodimenoche ispirazione

Cosi' ho deciso di farmi pure io ispirare dal thread in questione e di invitare i lettori a condividere storie del nostro passato.  Ecco la mia: nel 1983  ho scoperto che Alessandra Mussolini non era una bionda naturale. 

Cioe' ho comprato la mia prima copia di Playboy. E voi, quando avete letto (si', vabbeh, letto) la prima copia di Playboy? 




Marco d'Itri e i "ferventi sionisti"

Mi e' capitato sotto gli occhi un vecchio post comparso su Usenet. Si racconta una storia piuttosto incredibile: "figlio di uno che a 17 anni si arruolò nell'esercito della RSI e di un'ebrea, che tra l'altro mi risulta siano entrambi ferventi sionisti." 

La storia e' invero piuttosto curiosa. Non ho notizia di donne ebree che abbiano sposato degli ex militi della Repubblica di Salo'; se la vicenda e' vera, certo interessera' agli storici. E non so bene come si possano definire "ferventi sionisti" due personaggi, uno dei quali ex repubblichino. Siccome in Italia esiste una Federazione Sionistica Italiana, suppongo si possano definire sionisti, ferventi o meno, quelli che ne sono iscritti. Io un pochino la FSI la conosco e non credo che vi sia stato ammesso alcun ex repubblichino, per quanto giovane fosse quando si era arruolato tra quelli che Almirante definiva fuciliatori

Pero' la storia raccontata assomiglia a quella che un certo Elrond ha raccontato qui. Manca il dettaglio dell'aver sposato una donna ebrea, che darebbe a questo Elrond un qualche statuto di ebraicita'. D'altra parte Elrond scriveva su it.politica.destra, e probabilmente da quelle parti non si faceva una bella figura a parlare della madre ebrea. Sempre che esistesse.

Ovviamente io non voglio entrare nei rapporti personali tra questo Elrond e quel Marco d'Itri, che si dice cosi' certo del fervente sionismo dei genitori altrui. Solo, mi piacerebbe sapere, adesso che e' passato tanto tempo e credo non ci siano piu' problemi di privacy, come faceva il D'Itri ad essere cosi' sicuro di questo fervente sionismo . Provate a chiederglielo. Ha un blog qui.

Magari riuscite a scoprire qualcosa di piu' su questa faccenda invero assai curiosa: una ebrea che sposa un ex repubblichino: boh. Sembra tanto una di quelle storie che punteggiano la memorialistica degli ex fucilatori, quando vogliono raccontare di non essere mai stati antisemiti (li ha studiati lui). E sono balle, ovviamente. Magari (magari, eh) il D'Itri ha raccontato una balla.

Ah, il contesto. Si stava parlando della identita' di un misterioso moderatore di un gruppo di discussione di argomento ebraico. Devo dire che io troverei piuttosto sconveniente che il figlio di un fucilatore [cit.] abbia avuto la possibilita' di decidere di cosa possono parlare in pubblico degli ebrei. Se poi e' uno convinto che Faurisson, il caposcuola dei negazionisti della Shoah voglia "solo proporre una revisione delle cifre dei morti ammazzati", avrei da questionare sui criteri con cui gli sarebbe stata affidata la moderazione. Ma quel tale che si firmava Elrond non ha mai moderato it.cultura.ebraica, nevvero?

mercoledì 16 maggio 2012

Gli studi per la pace e la risoluzione dei conflitti

Prendiamo questo documento.

Propone il "modello dell’UE come soluzione" al conflitto in Medio Oriente. Israele dovrebbe ritirarsi dalla West Bank, da Gerusalemme (!) e restituire il Golan alla Siria (adesso???). Non ci vuole un genio per scoprire che questo significa allargare fino alla West Bank lo sfacelo di Gaza, con missili che piovono sulla capitale di Israele.

La fantasia dell'autore si spinge fino ad immaginare che i palestinesi non avrebbero alcun problema a riconoscere il carattere ebraico dello Stato di Israele e che non avrebbero problemi a negoziare sul diritto al ritorno dei profughi e dei loro discendenti.

Tirata fuori questa cazzata, basata sul nulla, il tale passa ad enunciare due  "proposte massimaliste" ed evidentemente incompatibili. Da un lato la Grande Israele, dal Nilo al Giordano (che in Israele nessuno vuole, ma lui non lo dice). Dall'altro la cancellazione di Israele dalle carte geografiche, che nel mondo arabo sognano in parecchi. In altre parole e' come paragonare una ciliegia a una zucca e dire che pesano uguale, perche' sono ambedue vegetali (la ciligia, per di piu', e' sotto spirito).  Se non volete cadere nella tragedia della guerra continua tra opposti estremisti, continua a sentenziare il pensatore, dovete accettare il compromesso e imparare da lui, e prendere per buone le sue fantasie di cui sopra.
"Gli Arabi debbono accettare in qualche modo lo stato di Israele, ma" voi ebrei fate i bravi: "non nella forma sovraestesa e belligerante di oggi. E gli Israeliani debbono capire che il colonialismo degli insediamenti, l’occupazione e la continua espansione non porteranno mai a confini sicuri" Sorvolando sul fatto che il dialogo e la trattativa con Arafat hanno portato solo a un aumento di morti.

Chi e' questo imbecille? Si', lo so, dice cose cui in Europa credono in molti. Ma sono  irrealistiche, come credo di aver spiegato sopra. Ripeto la domanda: chi e' il tale che crede di avere autorita' morale per imporre ad Israele questo "modello UE"; che, se non lo aveste capito, significa far perdere agli ebrei la sovranita' nazionale e cederla a quella stessa "comunita' delle nazioni" che non ha fermato la Shoah. Chi e questo tale?

John Galtung. Autorita' mondiale negli "studi per la pace" e sociologo specializzato in "risoluzione dei conflitti" E che tra le altre cose e' pure convinto che

Gli ebrei controllano i media statunitensi, e li dirottano a beneficio di Israele”. Inoltre indica " il fatto che gli ebrei ricoprissero posizioni influenti nella società tedesca come uno dei fattori dietro il sentimento antisemita che portò ad Auschwitz" E raccomanda la lettura dei“Protocolli dei Savi di Sion”. Avete capito? Siccome "gli ebrei" erano troppo influenti e potenti, i tedeschi non poterono che reagire e mettere in piedi un sistema di sterminio. Per difesa, ovviamente.

E questo, assieme ad altre porcherie antisemite, del genere che la massoneria e' stata fondata da ebrei, Breivik e' massone, quindi il Mossad ha ordinato il massacro in Norvegia. Eccetera.

Insomma, Galtung e' uno che coltiva fantasie. Lo si vede bene dal suo progetto di risoluzione del conflitto in Medio Oriente, basato sulla rinuncia degli ebrei ad uno Stato. C'e' gente che che ama considerarsi ragionevole e pacifista, e per nulla razzista e che trova ragionevole quel progetto, perche' probabilmente non riesce a farsi una ragione del fatto che gli ebrei abbiano uno Stato, e non ci vede niente di male a levarlo di mezzo. Chissa' quanta gente, che ama considerarsi ragionevole e pacifista, e per nulla razzista, e' davvero convinta che

 “il 70% dei professori delle 20 università americane più importanti sono ebrei” e che “Sei compagnie ebraiche controllano il 96% dei media”, includendo nella lista degli ebrei anche Robert Murdoch - che non lo e'. E se glielo fai notare ricorrono al genere di voli pindarici del nostro padre della disciplina accademica volta a risolvere i conflitti: “Non è ebreo, ma molte delle persone che lavorano sotto di lui lo sono” [...] “Molti di loro sono fanatici pro-Israele”.

E chissa' quanta gente, che ama considerarsi ragionevole e pacifista, e per nulla razzista quando legge i “I Protocolli dei Savi di Sion”, pensa immediatamente alla banca "Goldman Sachs”, e all'eccessivo potere ebraico che, per il bene di tutti, sarebbe opportuno limitare. Armando uno Stato palestinese che possa puntare i misisli su Gerusalemme. Lo consiglia il padre degli studi per la pace.

sabato 5 maggio 2012

BBW - Barbamamma Beautiful Woman

Una nostra cugina ha regalato al nostro bimbo piu' grande, che e' un fan di Barbapapa', alcuni deliziosi pupazzetti dei suoi beniamini. 
Ecco qua la coppia: Barbapapa' e Barbamamma, non sono carini?


Pero', se si guarda con maggiore attenzione:


Dove sta quella manina  rosa?


E proprio li' volea toccare, e proprio li' volea toccare.

Ora io so bene che cosa penserete: che si tratta di un caso, o della mia personale malizia ecc. ecc. 

Pero',  parliamoci chiaro:  se  produttori e disegnatori non avevano in mente questa combinazione, perche' la mano di Barbapapa' ha questa presa ? Perche' ? 


Well done.

I fanciulli e le fanciulle che cresceranno con questi giochi, giunti alla fatidica eta' dello sviluppo, capiranno che non c'e' nulla di male ad avere un po' di curve, e che quei sei o sette Barbabebe' non sono venuti mica fuori solo perche' la Barbamamma ha gli occhi belli.  

Il che e' innegabile, ma Barbapapa' la apprezza anche in maniera, come dire, piu' piena.