venerdì 17 febbraio 2012

Gala...bis

Celentano e' per me una imitazione di Teo Teocoli. Santoro ce la ha molto con noi ebrei e non ho mai capito perche'; si', vabbe', dovrebbe c'entrare qualcosa un libretto di Marx, e qualche massacro di Stalin, ma comunque sembra davvero esagerato, anche considerando le sue coordinate. E vale anche per Grillo, che comunque sembra avere altre coordinate. Non vivo piu' in Italia, non guardo la TV italiana, quindi non so chi sia Baricco: e' grave? Il sito di Repubblica e' pieno di pop up che mi fanno venire voglia di chiuderlo prima ancora che lo apra. Le Clarks sono comode, e poi sotto casa c'ho un negozio che fa pure gli sconti. L'ultimo film che ho visto e' stato Control  sulla vita, e soprattutto la morte, di Ian Curtis. Probabilmente starebbe bene in una rassegna d'essai. Ho visto anche The Iron Lady che certamente non ci stara'.  Celine era un porco antisemita; puo' anche capitare che un maiale scriva bene, eh: resta comunque un maiale. Vado in vacanza una volta alla settimana, si chiama Shabbat. Non so chi siano i Baustelle ma ieri ho visto un film sui Joy Division (l'ho gia' detto?). Manu Chao e' quello del mondo difficile, e vita intensa... ganzo! Ah, no? Benigni dovrebbe evitare di parlare di quello che non capisce, per esempio le leggi razziali; e di quello di cui gente molto piu' dotata di lui non riesce ancora, per esempio la Shoah. Dario Fo vedi sopra alla voce Israele. Calabresi vedi alla voce Pinelli. Sofri vedi sopra alla voce Repubblica. Adoro dibattere, e particolarmente mettere a tacere quelli che provano a mettere a tacere me. Scalfari aveva delle buone idee negli anni Settanta, quando io facevo le elementari. Poi io sono cresciuto e lui deve essere invecchiato. E quanto sopra e' cortesia di Galatea, che non e' riuscita a diventare un brand di sinistra. Oh, ma certo lei non ci voleva nemmeno provare, eh; che cosa pensate mai, bricconcelli. 

E si', nonostante tutto questo, continuo a credere che tra destra e sinistra ci sia una differenza che non sta nel genere di merce culturale che uno consuma.

5 commenti:

  1. Abbiamo fatto praticamente lo stesso post... a distanza di mezzora, non so se prima tu o io. Giuro che non ho copiato ;)

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  2. L'ho capito a meta post che era uno sfottò del pensiero di Galatea.

    "E si', nonostante tutto questo, continuo a credere che tra destra e sinistra ci sia una differenza che non sta nel genere di merce culturale che uno consuma."

    Sante parole

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  3. Ecco su baricco ti posso dire che non è grave ,se lo conosci lo ignori

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  4. Accidenti, ma vedo che Galatea e' davvero popolare.

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  5. Ragazzi, mostrate un minimo di comprensione per un caso umano: la caduta di Berlusconi l'ha completamente devastata.

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