Qui, per la precisione, nella zona dei commenti, in fondo in fondo, il giorno 28 Febbraio alle ore 08:56
Mi ha fatto una domanda piccata e perentoria, chiedendomi se ero andato davvero a portare i suoi dati all'ambasciata israeliana o -peggio- se lo avevo denunciato alla polizia postale. E ha aggiunto che se non rispondevo subito, subitissimo, lui mi avrebbe cacciato dietro la lavagna, o nella cartella dello spam. Smettendo di pubblicare i miei post. Tie', ecco, brutto cattivo, cosi' impari a fare agli altri quello che adesso ti faccio io.
Tale domanda veniva dopo una serie di insulti a carattere psichiatrico (suoi) con i quali cercava di evitare di rispondere a una banalissima domanda che gli ho fatto a proposito di quale immagine di Dio lui coltivi.
E adesso a me resta la curiosita'. Cosa pensa di Dio, questo Leonardo, che fa sapere al mondo intero di essere "fuori dai sacramenti" e che nel contempo scrive una rubrica sul santo del giorno? All'interno della quale racconta di come, per fortuna di tutti, Pietro (e magari anche Paolo) ha smesso di essere ebreo per seguire un Dio degli umili e dei poveri - come se il Dio degli ebrei fosse il Dio dei ricchi e dei potenti.
La curiosita' me la tengo, eh. Ma la fede di Leonardo non sembra lo renda molto felice.
AGGIORNAMENTO - Di cose in Internet ne succedono tante, ed anche buffe. Ma non avevo mai visto uno rispondere al mio blog commentando i testi del suo (e non mi invento nulla, andate qui a leggere il commento del 28 febbraio, h. 02:46). Non riesco a capire se mi diverte di piu' il suo tono lamentoso "Quando io ho cercato di replicare alle accuse e alle interpretazioni sballate dei miei testi che facevi sui tuoi blog non ho trovato la stessa ospitalità, diciamo" o il tono passivo-aggressivo della conclusione del post "sarebbe molto controproducente, per entrambe le parti". Ma e' comunque un post divertente.
E vabbe'. A me girano le scatole quando leggo che bisogna levare agli ebrei il diritto di immigrare in Israele perche' l'acqua sta finendo (Leonardo dice esattamente questo, qui) e siccome cazzate del genere si leggono anche altrove, purtroppo, non vedo la ragione per cui debbano comparire anche sul mio blog. Invece a Leonardo girano le scatole se qualcuno gli ricorda l'esistenza della polizia postale. Che peraltro legge i blog che gli pare e piace, senza alcun bisogno di segnalazioni. Pero' siccome non gli piace che se ne parli, mi ha cacciato dietro la lavagna.
Magari si potrebbe riflettere sul fatto che per me Israele e', letteralmente, una questione di vita o di morte. E l'idea che scompaia il diritto di immigrare in quanto ebrei dovrebbe riempire di disgusto chiunque abbia imparato qualcosa dalla Seconda Guerra Mondiale. Mentre la paura di venir controllati dalla polizia postale, o dal Mossad, o dall'ambasciata di Israele, e' una paura cretina. Ma non ditelo a Leonardo, si troverebbe privo delle ragioni per censurare chi gli ricorda cosa succede nel mondo reale.
AGGIORNAMENTO - Di cose in Internet ne succedono tante, ed anche buffe. Ma non avevo mai visto uno rispondere al mio blog commentando i testi del suo (e non mi invento nulla, andate qui a leggere il commento del 28 febbraio, h. 02:46). Non riesco a capire se mi diverte di piu' il suo tono lamentoso "Quando io ho cercato di replicare alle accuse e alle interpretazioni sballate dei miei testi che facevi sui tuoi blog non ho trovato la stessa ospitalità, diciamo" o il tono passivo-aggressivo della conclusione del post "sarebbe molto controproducente, per entrambe le parti". Ma e' comunque un post divertente.
E vabbe'. A me girano le scatole quando leggo che bisogna levare agli ebrei il diritto di immigrare in Israele perche' l'acqua sta finendo (Leonardo dice esattamente questo, qui) e siccome cazzate del genere si leggono anche altrove, purtroppo, non vedo la ragione per cui debbano comparire anche sul mio blog. Invece a Leonardo girano le scatole se qualcuno gli ricorda l'esistenza della polizia postale. Che peraltro legge i blog che gli pare e piace, senza alcun bisogno di segnalazioni. Pero' siccome non gli piace che se ne parli, mi ha cacciato dietro la lavagna.
Magari si potrebbe riflettere sul fatto che per me Israele e', letteralmente, una questione di vita o di morte. E l'idea che scompaia il diritto di immigrare in quanto ebrei dovrebbe riempire di disgusto chiunque abbia imparato qualcosa dalla Seconda Guerra Mondiale. Mentre la paura di venir controllati dalla polizia postale, o dal Mossad, o dall'ambasciata di Israele, e' una paura cretina. Ma non ditelo a Leonardo, si troverebbe privo delle ragioni per censurare chi gli ricorda cosa succede nel mondo reale.