Quando ho sentito della morte di Jannacci ho cercato delle sue canzoni da condividere su facebook e mi sono reso conto che la morte era spesso presente nelle sue canzoni. In maniera irridente, tragica o sarcastica.
"Quelli che vogliono arruolarsi nelle SS ma non hanno il fisico e allora non possono darci la divisa, e allora fanno i corsi di sopravvivenza, e muoiono tutti. Purtroppo quasi tutti"
Sei minuti all'alba, che e' l'alba prima della fucilazione. Quello che canta onliu' e che arriva in fondo alla strada.
"Si potrebbe andare tutti quanti al tuo funerale.." E cosi' via.
"Si potrebbe andare tutti quanti al tuo funerale.." E cosi' via.
Ho tutti i dischi di Jannacci, mi ha tenuto compagnia un sacco di volte molte volte, e di questa faccenda della morte mi rendo conto solo ora. Che, appunto, e' morto.
Quando devo spiegare agli amici inglesi e americani di chi si tratta, dico che e' stato una specie di Tom Waits milanese. Milano e' infatti una citta' in cui si muore. Pure se la Milano di Jannacci ha avuto una delle malavite piu' cavalleresche di Italia, che non usava mai la rivoltella, e le cui gesta lui ha cantato a modo suo. A Milano si muore di infortuni sul lavoro, di malattia, di solitudine, con le scarpe da tennis ai piedi, anche se era il primo della via.
Jannacci reagiva alla morte, che a Milano e' cosi' presente, con una vitalita' disperata. Perche' l'importante e' esagerare.
Moni Ovadia, invece, da vent'anni si e' inventato il ruolo di misurato portavoce degli ebrei morti, e specula politicamente su quelle morti, inventandosi delle Shoah sempre dietro l'angolo (contro i musulmani e/o contro i palestinesi). Che poi stanno solo nella sua fantasia. Mentre invece quando Jannacci cantava dello sfigato che butta nel canale quello stronzo dell'Armando era ed e' molto piu' vero e reale.
Pertanto fammi un favore, Moni Ovadia, fallo a tutti quelli che hanno amato Jannacci. Piantala di parlare di morti. Statti zitto, che ci fai una figura migliore.
Sono troppo cinica se dico che sono sempre i migliori che se ne vanno e preciso che nel caso specifico non è una frase di circostanza e poi aggiungo che è un vero peccato che sia così?
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